Il modello della rivista scientifica che conosciamo dall’epoca delle Philosophical Transactions è affiancato oggi da una serie di iniziative che in alcuni casi ne sovvertono l’organizzazione.
Le funzioni di valutazione e validazione, disseminazione e conservazione affidate ad un unico soggetto (tipicamente l’editore commerciale) possono essere oggi distribuite in un ecosistema di infrastrutture pubbliche. Ci sono piattaforme per la open peer review, archivi aperti disciplinari o instituzionali, riviste e piattaforme diamond open access.
Ci sono casi in cui queste infrastrutture trovano un accordo, riuscendo a fornire ai ricercatori servizi integrati di elevata qualità.
E’ il caso ad esempio dell’accordo che Il CSIC (il CNR spagnolo) ha fatto con COAR (e in particolare con il servizio Notify per la richiesta di peer review), e con Peer Community In per il servizio di open peer review e di raccomandazione dei lavori di ricerca
Secondo questo accordo:
Now, with the click of a button, CSIC researchers who deposit a preprint into their repository can request reviews and validation from the PCI research community, along with a public recommendation for their preprint.
In pratica l’autore attraverso l’integrazione del repository istituzionale del Csic con Notify può chiedere la revisione del proprio preprint a Peer community in ed eventualmente una volta che il lavoro è stato revisionato e raccomandato anche la pubblicazione nel Peer community journal (una rivista diamond open access).
La notizia dell’accordo fra le tre infrastrutture indica anche una serie di contributi che spiegano il nuovo modello che prende il nome di Publish Review Curate che modifica l’ordine delle diverse fasi del workflow editoriale prevedendo la pubblicazione del preprint, l’open peer review e solo successivamente la pubblicazione in rivista e tutto all’interno di infrastrutture aperte.