Alla fine dello scorso anno cOAlition S aveva pubblicato una proposta dal titolo Towards responsible publishing i cui contenuti sono riassunti qui.
Su questa proposta sono state interrogate le comunità scientifiche attraverso un questionario che è stato aperto da novembre 2023 a maggio 2024. Il report sui risultati, che deriva dalla collaborazione di Research consulting, CWTS di Leiden e università di Sheffield sono stati pubblicati oggi in Zenodo insieme (come ormai è richietso) ai dataset e a un allegato interattivo.
Questi i principi guida di cOAlition S:
- gli autori sono responsabili della disseminazione delle proprie scoperte
- tutti i risultati della ricerca sono condivisi immediatamente e accessibili
- i processi di controllo della qualità sono a carico delle comunità scientifiche, sono aperti per garantire la attendibilità dei risultati della ricerca
- tutti i risultati della ricerca possono essere presi in considerazione nei processi di valutazione
- gli stakeholder si impegnano a supportare la sostenibilità e la diversità dell’ecosistema editoriale scholar-led
Alcuni dei risultati del questionario:
La rivista scientifica cotinua ad essere il canale privilegiato per comunicare i propri risultati alla comunità anche se si riconosce l’importanza dei preprint e dell’open peer review.
La reputazione della rivista, spesso collegata alla sua indicizzazione nei databse bibliometrici, continua ad essere molto rilevante nella scelta di cosa leggere.
Il giudizio sui preprint è positivo e trasversale a tutte le discipline rappresentate nel campione analizzato.
L’open peer review, preferibilmente anonima e con i report pubblici è accolta da tutte le discipline escluse quelle giuridiche e umanistiche.
Abbastanza unanime è il giudizio sul fatto che non ci sia un riconoscimento adeguato di queste pratiche che incentivi i ricercatori.
VIene riconosciuta la necessità che i finanziamenti presenti nel sistema editoriale vengano spostati verso infrastrutture pubbliche.
Fra le criticità sottolineate dai rispondenti vi è la mancanza di linee guida operative chiare per la realizzazione della proposta e di una sua eventuale implementazione graduale e collaborativa che inglobi e valorizzi le iniziative già esistenti. Senza ampia condivisione c’è il rischio che le naziono èpiù povere vedano la iniziativa di cOAlition S come imposta dalle nazioni più ricche.
Viene espressa la preoccupazione che ci sia un carico significativo sui ricercatori, soprattutto quelli che non possono contare su uno staff di supporto.
Ovviamente i risultati di questa analisi serviranno a cOAlition S per le azioni future che vedono nel breve termine il supporto alla pubblicazione dei preprint e all’uso di licenze aperte che favoriscano il riuso delle ricerche, nel medio termine un supporto alla diffusione dell’open peer review e nel lungo termine uno spostamento dei finanziamenti verso infrastrutture scholar led e un impegno a riconoscere strumenti di riconoscimento delle pratiche di scienza aperta.
[…] Secondo Johnson tutte queste modalità sono valide, ma nessuna prevarrà o potrà sostituire la rivista scientifica come valuta necessaria per assicurarsi finanziamenti o avanzamenti di carriera (il problema è sociale non tecnologico, tutte gli strumenti sono a disposizione). Questo sembra essere anche il risultato del questionario distribuito in merito alla proposta di cOAlitionS Towards responsible publishing […]