Il pre-print di Corker, Waltman and Coates dal titolo Understanding the Publish-Review-Curate (PRC) model of scholarly communication offre una spiegazione molto chiara e convincente di un nuovo modello che si sta diffondendo anche a seguito dei problemi di trasparenza, riproducibilità e accessibilità che hanno portato nel corso dello scorso anno a un numero considerevole di retractions e alla dimissione di interi editorial board.
Publish-Review-Curate(PRC) is a model of scientific communication that breaks the process of publishing down into distinct parts. In the publish stage, a research artifact (e.g.,article, dataset, study registration) is made public by a researcher. In the review stage, reviewers transparently evaluate the research artifact and provide feedback. In the curate stage, research artifacts are compiled into collections, and they may have summary judgements or evaluations applied to them. The PRC model supports decentralization by design, with different services executing different parts of the scholarly communication process
In questo modello si prevede in primo luogo la pubblicazione in un server di pre-print che associ al testo un DOI, metadati e licenze standarde che sia dotato di policy chiare rispetto alla cancellazione e alla conservazione.
La parte di revisione avviene attraverso piattaforme dedicate che garantiscano dei requisiti minimi: la dichiarazione di presenza/assenza di cvonflitti di interesse, una critica al rigore e validità del pre-print, la possibilità di comunicare o verificare la identità dei revisori.
Ciò può avvenire attraverso piattaforme ad hoc come Prereview, Review Commons o Peer Community in o eLife che abbiamo visto di recente “punito” per il sistema di pubblicazione innovativo e trasparente da Clarivate che ha deciso di togliere l’IF alla rivista.
La parte di Curation riguarda l’arricchimento dei metadati, l’aggiunta di keywords o di una raccomandazione o eventuali controlli relativi al plagio che però possono avvenire anche nella fase di revisione.
Questo modello “distribuito” di solito fra piattaforme e infrastrutture pubbliche diverse si affianca al modello tradizionale definito a silos, in cui l’intero processo comincia con una peer review (spesso chiusa e gestita dall’editor), continua con la fase di arricchimento di metadati se l’articolo è accettato e poi segue la fase della pubblicazione.
Il modello PRC può essere implementato in maniera completamente decentralizzata affidando a piattaforme diverse le diverse fasi (eLife o PCI), oppure può essere un’unica piattaforma (si pensi a Open research Europe) che gestisce l’intero flusso.
Viene anche fatta una chiara distinzione fra diamond open access e modello PRC
PRC is a publishing model, and diamond open access is a business model
Un’altra forma assunta dal modello PRC è quella degli overlay journal che riprendono lavori ospitati su server o repositories e gli overlay journals possono offrire servizi legati alla revisione e alla fase di arricchimento (curate).
Per capire quanto questo nuovo modello sia esteso gli autori presentano una serie di dati estratti da Open Alex secondo una logica che viene spiegata chiaramente e disponibili qui .
Il modello trova senza dubbio un ostacolo nei sistemi di valutazione e nei database proprietari che, come abbiamo constatato più volte sembrano essere sordi e ciechi rispetto all’evolversi della comunicazione scientifica, tuttavia i dati mostrano una crescita consistente e il fatto che a poco a poco si sviluppino nuovi sistemi fa pensare che questo nuovo modello continuerà a svilupparsi anche negli anni a venire.