Wiley, Hindawi, i paper mills: 11.300 retractions e la chiusura di molte riviste

By in , ,

Nel 2021 l’editore Wiley acquista per 298 milioni di dollari Hindawi, un editore open access, uno dei primi editori ad abbracciare questa modalità di pubblicazione fin dal 1997 quando viene fondato in Egitto. Hindawi nel momento in cui viene acquistato, pubblicava più di 250 riviste ad accesso aperto. Un articolo pubblicato sul Wall Street Journal racconta cosa accade dopo la acquisizione. Nel 2022, a circa un anno dall’acquisizione, le comunità disciplinari notano alcune caratteristiche sospette che si ripetono in riviste del gruppo Hindawi: liste di referenze bibliografiche inutili o non pertinenti, email di contatto sempre uguali per gruppi di articoli che riportavano ad una università cinese a cui non afferiva nessun ricercatore nella stringa autori, come se i diversi articoli provenissero dall stessa fonte.

Nel 2023 19 riviste indicizzate da Web of science vengono tolte dal database (delisting). Wiley annuncia la chiusura di alcune di queste riviste (non viene definito quante) perché fortemente sospette di aver pubblicato articoli provenienti da paper mills, contemporaneamente vengono sospesi tutti gli special issues. Sempre negli ultimi due anni sono 11.300 gli articoli pubblicati da Hindawi e ritirati. La perdita per Wiley sembra essere per lo scorso anno fra i 35 e 40 milioni di dollari.

Mentre molti intravedono nella perversa cultura del “publish or perish” il principale motivo dello sviluppo di paper mills e quindi del forte inquinamento della ricerca da parte di queste imprese illegali, Dorothy Bishop fa un ragionamento un po’ più ampio e ci dà una motivazione che sembra essere ancora più forte e ancora meno etica:

“The report presents Hindawi as a victim of an ‘academic culture of ‘publish or perish’, which has incentivized unethical behaviour,’” Bishop told Retraction Watch. “What it omits is the influence of the commercial publisher culture of greed, which aims for massive growth in the number of published papers, with associated growth in profits.”

Cosa spinge un editore solido e con profitti alti (Wiley) ad acquistare una impresa su cui aleggiava da anni il sospetto che almeno alcune riviste fossero predatorie (Hindawi)? Qual è il guadagno dell’editore in questa operazione che per ora vede solo perdite? Ma soprattutto, chi pagherà i costi?