Springer e le retractions

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L’ editore Springer ha annunciato ben 75 retractions collegate a Manuel Corchado, il rettore dell’ Università di Salamanca. Si tratta di atti di convegno per cui l’autore è accusato di aver gonfiato in maniera consistente e non lecita le autocitazioni a propri lavori, alla rivista di cui è editor in chief (Advances in Distributed Computing and Artificial Intelligence Journal) e ad autori del proprio gruppo di ricerca o della propria università.

Sempre Springer è il destinatario di una lettera firmata da 23 “investigatori scientifici” (science sleuths) che hanno individuato una tale serie di problemi negli articoli pubblicati da Scientific reports che sembra quasi impossibile che siano stati sottoposti a peer review. In questo, sempre secondo gli autori della lettera, c’è sicuramente molta trascuratezza da parte dei revisori, ma anche una responsabilità specifica dell’editor in chief.

The possibility of malpractice, would mean there is a corrupt handling editor who bypasses the peer review process entirely or willingly appoints corrupt peer reviewers to approve the manuscript. 

La lettera lamenta anche la estrema lentezza dei processi che portano a una retraction e fa alcuni suggerimenti:

  1. creare una task force che effettui un audit di tutti gli editoris di Scientific reports
  2. In alternativa partire dalla lista dei lavori che presentano problematiche legate all’uso di tortured phrases e discuterne con gli editoris
  3. Adottare l’open peer review per tutte le riviste e indicare il nome dell’editor che si è occupato di ciascun articolo e il suo ORCID