Open Research Europe è lo strumento open access che la Commissione Europea mette a disposizione dei ricercatori che beneficiano dei suoi grant. Un ricercatore può scegliere di pubblicare il proprio lavoro open access sulla piattaforma senza dover pagare perché i costi sono sostenuti a monte dalla Commissione.
Si è parlato molto di ORE in relazione asl fatto che Anvur non aveva accettato di indicizzarla fra le riviste scientifiche (si ricorda che ORE ha un ISSN di rivista ed è indicizzata come journal da Scopus, per cui nelle aree cosiddette bibliometriche un lavoro su ORE può essere conteggiato fra gli indicatori degli autori). Sappiamo poi che Anvur ha modificato il proprio regolamento anche inseguito ad interlocuzioni con la Commissione Europea, ma per ora non sembra essere stata inclusa nelle liste di riviste. In sostanza un autore di area 05 può includere il proprio articolo fra gli indicatori per la Abilitazione scientifica nazionale mentre un autore di area 14 no.
Ma di ORE si è discusso molto anche in relazione alla piattaforma a cui la Commissione ha deciso di appoggiarsi. Nel 2016 F1000 viene scelto da Wellcome Trust per la propria piattaforma open access (Wellcome Open Reserarch), nel 2017 anche la Bill and Melinda Gates Foundation sceglie F1000 per la propria piattaforma (Gates Open Research). Nel 2020 F1000 diventa parte di Taylor & Francis e nel 2021 vince il bando come infrastruttura per Open Research Europe.
La attribuzione dell’incarico ad uno dei maggiori editori commerciali aveva creato qualche perplessità, in quanto il modello a cui si ispira la piattaforma è alternativo rispetto a quello dell’editoria commerciale tradizionale.
E’ di un paio di giorni fa la notizia che nel nuovo bando della Commissione è stato scelto un nuovo partner, Open Journal System di Public Knowledge Project.
OJS è lo strumento utilizzato da oltre 44000 riviste nel mondo (fra cui c’è anche la piattaforma del nostro Ateneo). E’ una notizia molto positiva perché questo significa che il progetto già molto solido e che può contare su una comunità di sviluppo internazionale potrà essere ulteriormente consolidato.
I requisiti per la infrastruttura open source erano stati definiti in un report della Commissione.
The Commission plans to develop an infrastructure to underpin ORE in the future that is based on open source software following the open-source code use and distribution model. The present analysis was commissioned to determine if open-source software (OSS) solutions can be used as a foundation for developing the new publishing platform and to document the necessary workflows and functionalities of the new platform. After conducting a thorough analysis, it has become evident that utilizing existing open-source software has its own advantages and disadvantages. Although some risks are associated with this approach, our research has identified a few mature existing solutions that could be further developed to support the future ORE platform.