Editoria scientifica: due storie che sono la stessa storia

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L’editore commerciale Taylor and Francis ha fondato nel 2023 una rivista dal titolo Green Biomaterials. E’ stato pubblicato un fascicolo nel 2023 e ora sul sito troviamo un laconico: This title has ceased (2024). Cosa è successo? François-Xavier Coudert, ricercatore al CNRS, ha deciso di capire chi fossero i membri dell’editorial board. Essendo anche un lettore di PubPeer ha subito individuato nella lista dei membri dell’editorial board alcuni nomi di autori le cui pubblicazioni venivano messe in discussione su PubPeer. Questo il risultato della sua analisi:

We have reached the point where entire journals are being run by bad actors

Ma il fatto che le pubblicazioni dei membri del board fossero messe in discussione non è l’unico punto debole di questa nuova rivista: gli editors avevano tutti indirizzi privati invece che istituzionali e questo non dava alcuna garanzia sul fatto che la persona del board fosse una persona reale o che fosse realmente parte dell’editorial board. Tutte caratteristiche tipiche dell’editoria predatoria, solo che l’editore è Taylor and Francis. Sul fatto che gli editori continuino a lanciare nuovi titoli Coudert commenta:

It’s stretching the limits of what’s possible while maintaining quality, and that’s partly why we’re seeing more cracks and failures in the system.

A gennaio 2024 l’editorial board di Theory and Society dell’editore Springer si è dimesso in massa (come spesso è accaduto negli anni passati ma soprattutto nel 2023). L’editorial board ha scelto di fondare una nuova rivista: Theory and Social Inquiry con la Open library of Humanities.

The journal will be academic owned and the new editorial team is primarily composed of former members of the Theory and Society editorial board.

questo il commento dell’executive director di OLH Caroline Edwards:

As scholars, we need to stand up to commercial publishers when they vandalise the academic integrity of journals, which have been carefully built up over decades by volunteer academic labour. The profit motive has no place in scholarly publishing.

Due storie che ci raccontano la stessa storia sull’editoria for profit.