E’ appena stato pubblicato su Arxiv un bell’articolo sul variare delle APC presso sei grandi editori: Elsevier, Frontiers, PLOS, MDPI, Springer Nature e Wiley nel periodo 2019-2023.
L’articolo considera le liste dei costi a giugno (momento in cui i prezzi si possono ritenere assestati). Il dataset è stato poi oggetto di data cleaning, sia manuale che automatica, e ha tenuto conto dei passaggi da un editore all’altro, dei cambi di titolo e di alcune inconsistenze nello spelling dei titoli.
Si è mantenuto per ogni editore e titolo la valuta indicata nella lista dei prezzi. E’ interessante vedere come nell’arco temporale sia aumentato il numero dei titoli per ciascun editore: ad esempio Frontiers da 61 a 221, MDPI da 205 a 431.
Per ogni editore si riporta il costo minimo massimo e medio per il gold e l’ibrido, dimostrando come l’ibrido sia sensibilmente (e inspiegabilmente) più costoso del gold nonostante benefici già delle entrate degli abbonamenti:
Elsevier gold max 8900 usd average 1891 usd
Elsevier hybrid max 10100 usd average 2959 usd
Springer gold max 6850 usd average 2348 usd
Springer hybrid max 11690 usd average 3195 usd
ma anche
Frontiers max 3295 usd average 2093
La analisi degli aumenti dei costi viene fatta sia comparativamente che rispetto al tasso di inflazione, dimostrando come alcuni editori (Wiley, Elsevier, MDPI e Nature) abbiano effettuato aumenti al di sopra del tasso di inflazione (19%).
Il pregio dell’articolo è che l’intero dataset è messo a disposizione di tutti nel dataverse di Harvard e questo potrebbe essere un ottimo strumento di partenza per quei consorzi che fino ad ora non hanno avuto la possibilità di effettuare analisi sui costi della comunicazione scientifica e per orientare le politiche future.