In un articolo su The Conversation Elea Giménez Toledo spiega bene l’importanza del multilinguismo per la comunicazione della scienza.
Il 98% della ricerca portata alla attenzione globale (attraverso ad esempio costosissime banche dati) è in inglese, mentre solo il 18% della popolazione ha l’inglese come lingua madre. Il dato è impressionante e dà una idea di come da un lato una parte molto consistente della letteratura scientifica non venga mappata dalle banche dati proprietarie (come Scopus o WOS) dall’altro come difficilmente questa letteratura possa giungere ad un pubblico diverso da quello accademico.
In questo senso la letteratura scientifica nelle diverse lingue nazionali ha un valore enorme dal punto di vista economico, sociale e culturale e e deve essere quindi maggiormente valorizzata.
La ricerca che parla le lingue nazionali (erroneamente e spesso considerata come ricerca di livello inferiore, tanto che neppure viene indicizzata) è in realtà fondamentale per il destinatario ultimo di questa ricerca: la società.
By defending and preserving multilingualism, the scientific community brings research closer to those who need it
Una possibilità per la diffusione delle ricerche in lingue diverse dall’inglese è rappresentata dalla loro archiviazione in repository aperti, dalla pubblicazione open access (ad esempio in sedi editoriali diamond) e dalla indicizzazione in banche dati aperte come OpenAlex.