Gli enti aderenti a COARA (l’accordo europeo sulla riforma della valutazione della ricerca) erano tenuti a produrre entro un anno dalla firma il proprio Action plan. In Italia si è costituoto come in altri Paesi europei un National Chapter che coordina le azioni delle istituzioni italiane firmatarie Attualmente sono 12 gli enti italiani che hanno prodotto un action plan (qui quello dell’Università di Milano).
Gli action plan sono documenti eminentemente operativi, non è necessario descrivere azioni per ciascun principio, ma certamente è richiesto un focus particolare sui primi 4 principi definiti come principi fondanti che elenchiamo qui sotto dalla traduzione italiana dell’agreement:
Riconoscere la diversità dei contributi alla ricerca e delle carriere dei ricercatori
Basare la valutazione della ricerca principalmente su un giudizio qualitativo, per il quale è centrale la revisione tra pari, sostenuta da un uso responsabile degli indicatori quantitativi
Abbandonare, nella valutazione della ricerca, l’uso improprio di indicatori basati su pubblicazioni e riviste, in particolare gli usi impropri di JIF (Journal Impact Factor/fattore di impatto delle riviste) e H-Index
Evitare l’uso di classifiche delle istituzioni di ricerca nella valutazione della ricerca
Da qualche giorno è uscito il documento di ANVUR che come altre istituzioni italiane ha aderito all’agreement. Il documento risponde ad una richiesta precisa per i firmatari dell’accordo, che è quella di descrivere in che modo, con quali azioni e con che tempi si pensa di realizzare i 10 principi dell’accordo (o parte di essi).
L’action plan di ANVUR è stato commentato qui dalla Associazione Italiana per la Scienza Aperta (AISA). Un commento che potrebbe servire da spunto per una discussione approfondita dei principi di COARA e della relativa traduzione in pratica.
Di questo e dei temi connessi parleremo durante l’incontro del 22 Novembre Ricerca, pubblicazioni carriere e risorse: verso una valutazione responsabile, in cui saranno ospiti dell’ateneo Alberto Baccini e Marco Seeber.