We are rewarded to publish, not for getting it right. We have a dysfunctional reward system. There are no incentives for replication studies or transparency. We need to change the way we reward credible research and the self-correcting of science. Così commenta su X Elisabeth Bik in diretta dalla World Conference on Research integrity.
La frase della Bik esprime in maniera esemplare gli effetti di sistemi di valutazione focalizzati sulla quantità e non sui contenuti delle ricerche, e sui conseguenti comportamenti adattivi che producono nelle comunità di ricerca.
La Conferenza sulla research integrity che si sta svolgendo in questi giorni ad Atene fa il punto sullo stato di una ricerca scientifica che mai come in questo momento risulta essere in una crisi profonda.
Fra le decine di contributi interessanti segnalo il poster di Anna Albakina su uno specifico paper mill Tanu.pro. La ricercatrice elenca nel poster le principali caratteristiche di questa impresa (simili a quelle di molte altre). Interessante per capire come lavorano queste imprese il gioco Find an issue messo a punto dalla ricercatrice che ci fa capire quanto sia necessario avere un occhio allenato e sapere cosa ricercare, anche come revisori.