La Peer Review è una forma consolidata di revisione tra pari che serve alla validazione dei lavori della ricerca, a garanzia della scientificità della ricerca pubblicata. La peer review può assumere diverse forme a seconda della rivista. In tempi più recenti, con la diffusione del web e dell’editoria open access, si sta facendo strada l’Open Peer Review, che comporta una serie di possibili modifiche al tradizionale processo di revisione accademica.
L’Open Peer Review non presenta una struttura standard, ciò nonostante è possibile darne una definizione generica descrivendola come un modello di revisione paritaria che comporta la divulgazione delle identità di autori e referee (almeno fra di loro) e in cui alcuni aspetti del processo di peer review sono resi pubblici.
Tra le caratteristiche che la distinguono dal tradizionale processo di revisione vi sono tutte o alcune delle seguenti:
- la reciproca conoscenza tra autori e revisori,
- la pubblicazione delle revisioni insieme all’articolo normalmente archiviato come pre-print,
- l’apertura della discussione tra autori, revisori e editor,
- la possibilità per altri membri della comunità disciplinare di aggiungere commenti.
Tutto questo comporta anche la disgiunzione tra il processo di peer review e quello di pubblicazione: la revisione può infatti essere gestita da un’infrastruttura organizzativa diversa dalla sede di pubblicazione. E’ inoltre possibile rendere immediatamente disponibili i manoscritti pre-print e perfezionarli prima della pubblicazione della Version of record grazie alle interlocuzioni con i colleghi della comunità disciplinare, così come ricevere ulteriori commenti e valutazioni dopo la pubblicazione.
La discussione su quali siano i vantaggi e gli svantaggi dell’una e dell’altra forma di revisione paritaria è ancora in atto e proseguirà nei prossimi anni, tuttavia è possibile affermare che la Open Peer Review consente, oltre a una ragguardevole diminuzione dei costi, una notevole riduzione dei tempi di divulgazione degli articoli, la possibilità di aprire un immediato dibattito all’interno della comunità scientifica non limitata ai revisori invitati, con tutto ciò che comporta in termini di vivacità del dibattito stesso, incoraggiandone l’innovazione e incentivando più in generale ulteriori sviluppi della ricerca.
Uno degli aspetti più interessanti consiste nella possibilità, da parte della comunità scientifica, di avere un quadro più chiaro dei processi decisionali di una rivista. La trasparenza è infatti una delle caratteristiche che connotano la scienza aperta e gli strumenti che la realizzano.
Un altro aspetto di fondamentale importanza, qualora il revisore decida di rinunciare all’anonimità (che nell’open peer review si configura come una scelta e non come un obbligo), è quello di poter riconoscere ai revisori l’impegno profuso, innescando così un virtuoso meccanismo di ampliamento dei parametri di valutazione ai fini della carriera accademica, aspetto che a sua volta stimola revisioni accurate e imparziali in quanto verificabili dal resto della comunità scientifica.
Piattaforme che prevedono l’Open Peer-Review:
ORE Open Research Europe: dal preprint alla revisione e accettazione
PCi Peer Community in: accetta preprint sottomessi a qualsiasi piattaforma di preprint, li valida e offre la possibilità di pubblicazione in diamond open-access
PREreview: è un sito che pubblica le peer review di preprint
Per approfondimenti:
Melinda Baldwin, “Peer Review,” Encyclopedia of the History of Science (March 2019), accessed 4 March 2024. https://doi.org/10.34758/7s4y-5f50.